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Natale 2013

Testimonianze

Carissimi amici, vi posso chiamare fratelli e sorelle come quando sono sull' altare?
Allora ricomincio.
Carissimi fratelli e sorelle, voi non potete neanche immaginare quanto siete dentro i miei pensieri e la mia gratitudine. Vi penso ogni giorno; ogni giorno ho bisogno della vostra presenza e della vostra comunione. Il sapere che volete bene come me, che vi preoccupate con me e come me di questa gente che ogni giorno deve faticare la vita fa sì che viviamo una profonda unità.
E' ancora Natale e mi stanno arrivando i vostri auguri. Grazie.
E' una formula ormai usuale: Buon Natale! Sa di scaduto, di vecchio, di formale.
Forse è il Natale che si augura che abbiamo imparato la lezione di Dio e che siamo buoni e facciamo il bene ogni giorno nella nostra vita. E' per questo che esistiamo & ...."a ciascuno di noi è stata data una particolare manifestazione dello Spirito per il bene di tutti ....
(parentesi perché proprio ora mi è arrivata la notizia di un gran regalo di Natale. Isatu, amputata a 10 anni, una ragazzina del bush, si è laureata ora a pieni voti all'Università IPAM di Freetown, laurea in economia e commercio. Un incredibile sogno si è realizzato. Sabato per lei la festa della Graduation.Le hanno tagliato una mano, ma non la gioia e la voglia di vivere.  
E andiamo avanti che ce ne sono altri per strada).
Ho vissuto momenti di grande stupore e profonda commozione giorni fa.
Uscito sulla veranda vengo folgorato dallo sguardo di un volto che riconosco essere quello di Isatu Kgarbo.... grande storia di sofferenza e pianto. "Non tagliarmi la mano destra perché vado a scuola e devo scrivere.... Non preoccuparti prima ti taglio la destra e poi anche la sinistra".

Ed è così che a 13 anni si ritrovò senza mani e senza futuro. Così pensavo io, ma Dio è grande ed ecco qui la ragazzina che un tempo piangeva e imparava la vita senza mani, ora sta sorridendo e mi abbraccia con un trasporto incredibile. "Padre Maurizio sono sposata e mamma di tre bambini... tutto è cambiato, mi chiamo Maria ora".
Isatu-Maria era sparita dal campo amputati di Murray Town nel 2002 dove ero solito andare ogni giorno e ho saputo dopo che una famiglia l'aveva portata in Usa per darle un futuro di speranza. Ora è qui e accanto a lei c'è il giovane che ha trovato la forza di amarla e di condividere con lei la vita,
dandole la gioia insperata di diventare sposa e madre.  
Ha creduto nell'amore. "Quello si che è un amore sincero!" mi ha detto Abu Bakkar.
Ha voluto venirmi a trovare nel ricordo degli anni della sofferenza vissuta insieme.
Mamma mia, come è fatta la vita! Veramente dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori. "Dio non turba mai la gioia dei suoi figli se non per prepararne loro una più certa e più grande"

Testimone per anni di violenza gratuita contro i più deboli ho imparato ad orientare il mio cuore e la mia mente verso gli indifesi e i deboli. Un religioso giuseppino per vocazione, non per contratto, ama e protegge chi soffre. Qui ho vissuto e sperimentato la sofferenza e ho capito come la vita di un umiliato e di un offeso sia così facile da distruggere. Ho dovuto scegliere e ho scelto di stare dalla parte del sofferente.
La Sierra Leone popolata da disperazione e vittime mi ha dato una occasione irripetibile per vivere la mia vocazione. Ho sentito nascere dentro di me la predilezione per i poveri e i sofferenti e da qui non torno indietro. "Dalla parte dei poveri"  non può essere solo uno slogan affascinante, ma una scelta che porta a vivere in amicizia con loro e condivisione.

Ma i poveri e i sofferenti costano, me ne sto accorgendo ogni giorno di più. Da solo non ce l'avrei mai fatta a far sorridere questa gente.
E perciò vi sono estremamente grato del costante aiuto e vi chiedo di continuare ad aiutare questa gente, uno sforzo anche piccolo, ma non mollate ora.
Stiamo tentando la self reliance, di farcela da soli, compito difficile, ma non impossibile.
Lo spero almeno e mi sento in sintonia con la difficoltà di vita di quanti dall'Italia mi scrivono  "non ce la faccio più ad aiutarti, la vita è diventata difficile anche qui"  Ho perso il lavoro".  
Grazie per quanto avete fatto fin qui e non disperate. La Provvidenza c'è per me e per voi.

Ho sperimentato quest' anno una presenza qualificata di medici, infermieri, educatori ed educatrici che è stato veramente un privilegio conoscere.
La loro competenza, la dedizione alla gente, la familiarità nel tratto, la festa della loro presenza, tutto insomma mi ha fatto capire che il bene c'è, esiste e che c'è gente che ci crede.
Grazie, vi aspetto ancora.

E in questi giorni ho vissuto anche momenti di dolore.  Massah George, 2 anni, muore con un tumore mostruoso all_occhio; Mariam, 7 anni ha la lebbra e deve andare al lebbrosario di Freetown, ha perso le dita di un piede e sta perdendo quelle della mano destra;  Findah, 4 anni, è diventata cieca, & un mese fa circa erano tutte e tre insieme nel mio ufficio con le loro giovani mamme. Signore Gesù, Maria madre degli afflitti&
Stavo per chiedere la forza e la grazia e la fede di fare un miracolo. Mi sono fermato in tempo e ho detto _sia fatta la tua volontà_.

Così è la vita qui, momenti diversi e a volte contrastanti; si gioisce con chi è nella gioia e si piange con chi è nel pianto.
_Amo la Vita che mi ha dato tanto, mi dato il riso e asciugato il pianto_, mi ha portato di qua e poi di là sempre dicendomi no, non ti fermare. Sono stanco io dico e Lei aggiunge forza al suo soffio e la stanchezza scompare e le difficoltà diventano un trampolino per ributtarsi ad amare.

Natale è forza nuova, è forza dell_amore di Dio che è entrata nella vita di tutti.
Quel Bambino nella mangiatoia è Colui che fa nuove tutte le cose, che dirà parole che porteranno la sua gioia sia in noi e che ci darà completo riposo.

Auguri di una vita nuova.   Be good and do well. Do good and do it well.
Don Maurizio


 
 
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